“Nano” si racconta in una grande retrospettiva dal 1946 ai giorni nostri.

Nano Campeggi è stato il  massimo interprete dei sogni di milioni di persone, con il suo magico tratto di matita ha infatti stupito, fatto sognare e raccontato, prima ancora di vederli sullo schermo, i film di maggior successo degli anni 50 e 60.

Quattro cavalli e una donna forse devono lui l’immortalità, i cavalli di Ben Hur e la sensualità di Marilin Monroe, usciti dal suo magico tratto di matita ed ancora oggi rimasti nell’ immaginario collettivo.

Tutto questo si trova in una grande mostra inedita di ben 80 opere organizzata per celebrare il percorso artistico di Silvano Campeggi, uno dei grandi contemporanei fiorentini. Un omaggio che l’Unione comunale del Chianti Fiorentino e la locale Pro Loco hanno voluto tributare a “Nano” a Palazzo Malaspina nel borgo medioevale di San Donato in Poggio.

Presente all’inaugurazione, il maestro, festeggiatissimo assieme alla moglie Elena, si è concesso alla stampa rievocando ricordi ed aneddoti della sua lunga carriera iniziata nell’immediato dopoguerra.

Noto anche come “il pittore delle dive”, nella sua attività ha frequentato e immortalato Rita Hayworth, Ava Gardner, Grace Kelly, Marilyn Monroe, Liz Taylor, e tante altre ancora.

Un artista poliedrico che negli anni 70 torna a dedicarsi alla pittura realizzando una serie di quadri conservati oggi al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri a Roma. Nel 1975 il suo ritratto di Salvo D’Acquisto viene usato dalle Poste Italiane per un francobollo commemorativo. Negli anni ‘80 si dedica a quadri della “sua” Isola d’Elba. Numerose sono le sue retrospettive e mostre, tra le quali una personale a New York sui manifesti cinematografici.

Si è dedicato anche alle eroine pucciniane, ai ritratti di personaggi illustri che hanno avuto un legame con l’Ospedale di Santa Maria Nuova.